Insignito del Pritzker Architecture Prize nel 1999, l'architetto britannico Sir Norman Foster sarà raccontato da una retrospettiva in apertura a Parigi. A ospitarla è un edificio straordinario come il Centre Pompidou, considerato uno dei primi esempi della corrente High Tech, di cui lo stesso progettista è stato un capofila.

Londra, 1963: i quattro giovani progettisti Su Brumwell, Wendy Cheesman, Norman Foster e Richard Rogers fondano lo studio di architettura Team 4. L'esperienza si esaurisce nel giro di qualche anno, senza tuttavia intaccare la passione dei singoli partecipanti verso la disciplina. Anzi, di lì a poco nasceranno lo studio Foster and Partners, destinato a imporsi su scala globale, e la società guidata da Richard Rogers e Renzo Piano, che conquisterà un inaspettato clamore con il successo nel concorso per la progettazione del Centre Pompidou, a Parigi. A decenni di distanza da queste vicende, sarà proprio la celebre sede espositiva nel cuore della Ville Lumière ad accogliere un'ampia retrospettiva dedicata a Sir Norman Foster. L'ARCHITETTURA DI FOSTER IN MOSTRA A PARIGI Intitolata semplicemente Norman Foster, la mostra occuperà oltre 2.000 metri quadrati del Centre Pompidou, all'interno della Galerie 1. Uno spazio necessario per ricostruire la lunga carriera di un maestro dell'architettura del Novecento e dei giorni nostri, qui raccontata da quasi 130 progetti. Sette le sezioni tematiche previste – Nature and Urbanity, Skin and Bones, Vertical City, History and Tradition, Planning and Place, Networks and Mobility and Future –, ciascuna supportata da materiali originali, come disegni, bozzetti, modelli in scala, e da video. Il risultato sarà un percorso nel tempo e nei continenti, con focus in grado di descrivere la parabola professionale di Foster declinata in tutte le scale della progettazione, comprese quella urbana e infrastrutturale. Un itinerario che includerà non pochi edifici entrati nella storia dell'architettura come la sede di Hongkong & Shanghai Bank Headquarters: realizzata fra il 1979 e il 1986, è considerata la struttura che ha ridefinito la tipologia della torre per uffici.PROGETTI E PASSIONI DELL'ARCHITETTO NORMAN FOSTER Punto di avvio del progetto espositivo, il cui allestimento è stato disegnato dallo stesso Foster e realizzato in collaborazione con Foster + Partners e con la Norman Foster Foundation, sarà una speciale area dal carattere quasi "introspettivo". Non solo verranno presentate opere mai mostrate prima in Francia, ovvero un corpus di lavori formato da disegni, taccuini, schizzi e fotografie scattate dall'architetto, ma sarà possibile fare luce sulle fonti di ispirazione del celebre progettista. Ad accompagnare questa selezione di oggetti saranno opere d'arte di autori come Fernand Léger, Constantin Brancusi, Umberto Boccioni e Ai Weiwei, le cui visioni formali e concettuali si "riflettono", con varie modalità, nell'architettura di Foster. Non mancheranno un aliante e alcune automobili, a conferma dell'interesse del progettista per gli intrecci fra arti plastiche e mezzi di trasporto, già evidenziato dalla recente mostra Motion. Autos, Art, Architecture al Museo Guggenheim Bilbao.  [Immagine in apertura: Millau Viaduct © Daniel Jamme / Eiffage]
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