Artisti in guerra

sulla mostra

Da Francisco Goya a Pablo Picasso, fino a Salvador Dalí e Alberto Burri: nel corso del Novecento furono tanti gli artisti che fecero della guerra e delle sue vittime il soggetto analizzato in parte delle loro opere. Una nuova mostra allestita negli spazi del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, in provincia di Torino, esplora il linguaggio di ben 39 autori, dai grandi maestri dell'arte ai nomi della contemporaneità, attraverso più di 140 opere dedicate al tema della guerra e della soggettività post traumatica. L'esposizione si intitola Artisti in guerra. Da Francisco Goya a Salvador Dalí, Pablo Picasso, Lee Miller, Zoran Mušič, Alberto Burri, Fabio Mauri, Bracha L. Ettinger, Anri Sala, Michael Rakowitz, Dinh Q. Lê, Vu Giang Huong, Rahraw Omarzad e Nikita Kadan. Visitabile fino al 19 novembre prossimo, raccoglie non solo opere storiche, ma anche nuovi progetti di artisti contemporanei.


IL DRAMMA DELLA GUERRA AL CASTELLO DI RIVOLI


Curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, l'esposizione propone un toccante itinerario nell'evoluzione della rappresentazione della guerra da parte degli artisti: da Goya a Picasso, fino ad arrivare all'afgano Rahraw Omarzad e l'ucraino Nikita Kadan, due personalità contemporanee che, attraverso l'arte, lanciano messaggi di grande impatto emotivo e umano. Nate a partire da scenari di conflitto, le loro opere invitano a riflettere sull'importanza di trovare nell'espressione creativa narrazioni di cura e di pace.

La mostra prende avvio con le opere fotografiche provenienti dalle Collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedicate ai bombardamenti del capoluogo piemontese avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Prosegue con il racconto della Guerra d'Indipendenza spagnola, di cui fu eccellente testimone Goya che realizzò il celebre Desastres de la Guerra, un ciclo di 83 incisioni relativo all'invasione dei napoleonici francesi. 


LA SECONDA GUERRA MONDIALE NELL'ARTE


A documentare la Seconda Guerra Mondiale contribuiscono opere come Tête de femme di Picasso e Composition avec tour, in cui Dalí diede forma ai disastri della guerra civile spagnola e della Spagna autarchica durante il conflitto mondiale. Da segnalare anche la raccolta di scatti di Elizabeth Miller, fotografa surrealista e allieva di Man Ray che documentò il primo ingresso nei campi di concentramento di Buchenwald e Dachau.

Tra gli artisti che affrontare il dramma della guerra ci fu anche Alberto Burri: negli spazi del Castello di Rivoli sono esposti due dei suoi Sacchi, opere in iuta che, strappate e ricucite come corpi dopo un trauma, raccontano la realtà. Ad arricchire l'esposizione anche le opere, tra le altre, di Iri e Toshi Maruki, testimoni delle esplosioni nucleari a Hiroshima e Nagasaki, Bracha L. Ettinger, Paul Éluard, Fabio Mauri e dell’artista vietnamita Dinh Q. Lê.


[Immagine in apertura: Francisco José de Goya y Lucientes, Con razon ó sin ella, tavola 2, da Desastres de la Guerra, 1810-1815 (stampa 1863), acquaforte, aguada, acquatinta, puntasecca, bulino, brunitoio. 27,5 x 35 cm. Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte. Deposito a lungo termine. Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino. Foto © Ernani Orcorte]


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