800 monumenti in 87 città coinvolti in un grande evento sul patrimonio culturale italiano 

Manca poco all’inizio di Monumenti Aperti 2025, l’apprezzato evento diffuso dedicato alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. A partire dal 3 maggio e fino al 9 novembre, saranno ben ottocento i monumenti eccezionalmente aperti al pubblico. Giunta alla sua 29esima edizione, la manifestazione invita a scoprire (o riscoprire) siti di grande interesse e luoghi meno noti, situati in diciannove diverse regioni.
Dalle abbazie ai castelli, dalle chiese ai piccoli musei, il viaggio nella storia e nell'arte di quest'anno avverrà all’insegna di un titolo, Dove tutto è possibile, che evidenzia l’intento di creare nuove connessioni con l'eredità culturale, la memoria e le diverse identità locali del nostro Paese. L'iniziativa coinvolgerà infatti quasi novanta città in tutta Italia, e sarà arricchita da un vasto programma di eventi collaterali in campo musicale, teatrale e artistico.
GLI APPUNTAMENTI DI “MONUMENTI APERTI” TRA FERRARA E TORINO
Le regioni del Nord Italia prendono parte a Monumenti Aperti 2025 con un ricco calendario di aperture straordinarie, concentrate in particolare nel periodo autunnale.
Il 18 e 19 ottobre a Torino sarà possibile visitare una serie di luoghi legati alla memoria, tra cui il Sacrario della Resistenza nel Cimitero Monumentale della città. Nelle stesse date Mantova aprirà le porte del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/museo-virgilio-mantova" target="_blank">Museo Virgilio</a>, inaugurato pochi mesi fa, mentre a Venezia è in programma un itinerario speciale alla scoperta delle pietre d’inciampo nell’antico <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/08/50-scatti-per-i-500-anni-del-ghetto-di-venezia" target="_blank">Ghetto</a>. Di particolare interesse gli eventi organizzati a Ferrara, dove ricorre il 30esimo anniversario dell’inserimento nel <a href="https://arte.sky.it/news/2025/candidatura-unesco-teatri-centro-italia" target="_blank">Patrimonio UNESCO</a> della Città del Rinascimento: per l’occasione saranno ben quindici i monumenti che apriranno le loro porte, tra cui <a href="https://arte.sky.it/news/2025/museo-schifanoia-ferrara-allestimento-qb-atelier" target="_blank">Palazzo Schifanoia</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/alphonse-mucha-giovanni-boldini-mostre-2025-ferrara" target="_blank">Palazzo dei Diamanti</a>.
GLI ITINERARI CULTURALI IN PROGRAMMA A ROMA E NEL CENTRO ITALIA
Tra le iniziative in programma nelle regioni centrali del Paese, spiccano le aperture previste a Roma. Qui, nel weekend dal 23 al 25 maggio, si potranno visitare luoghi di grande interesse archeologico e artistico, tra cui le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e la <a href="https://arte.sky.it/news/2022/roma-restauro-basilica-porta-maggiore" target="_blank">Basilica Sotterranea di Porta Maggiore</a>.
L’appuntamento con Monumenti Aperti 2025 a Chieti e Perugia è fissato per il 17 e 18 maggio: nella città abruzzese sarà possibile ammirare il Teatro Romano, Palazzo dei Veneziani e il Teatro Marrucino, mentre il capoluogo umbro aprirà le porte del Complesso Monumentale di Santa Giuliana. Da segnalare anche l'apertura straordinaria del Convento delle Bettine a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, in programma per il 25 e 26 ottobre.
LA MANIFESTAZIONE PER SCOPRIRE I TESORI NASCOSTI DEL MERIDIONE
Anche nel Sud Italia e nelle isole non mancherà un nutrito calendario di eventi legati alla manifestazione nazionale, con un focus speciale sugli oltre sessanta Comuni della Sardegna coinvolti. Tra questi spicca Cagliari, dove il 17 e il 18 maggio sarà possibile visitare la Necropoli di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/sardegna-raddoppia-il-parco-archeologico-di-tuvixeddu" target="_blank">Tuvixeddu</a> e la Basilica paleocristiana di San Saturnino. In Campania saranno invece aperte le porte di ben sei diverse chiese tra Benevento e provincia, tra cui la Chiesa di San Domenico e quella del Santissimo Salvatore nel capoluogo sannita.
Di grande interesse, infine, l’organizzazione di uno speciale percorso di visita ad <a href="https://arte.sky.it/news/2024/luoghi-arte-outdoor-primavera" target="_blank">ArtePollino</a>, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale in Basilicata. Qui i visitatori saranno accompagnati alla scoperta di installazioni d’arte contemporanea come Earth Cinema di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/anish-kapoor-mostra-liverpool-cathedral" target="_blank">Anish Kapoor</a>, Il Terzo Paradiso di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/pistoletto-caravaggio-palermo" target="_blank">Michelangelo Pistoletto</a> e Rudere di <a href="https://arte.sky.it/news/2025/asta-arte-guerra-palestina-milano" target="_blank">Adrian Paci</a>.
[Immagine in apertura: Chieti, Teatro Marruccino - imagomundiodv]

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Il documentario Jago – The Rock Star, in onda su Sky Arte domenica 13 aprile, propone agli spettatori un viaggio emozionante tra le opere realizzate da uno degli scultori di maggior successo della sua generazione: <a href="https://arte.sky.it/news/2022/mostra-jago-palazzo-bonaparte-roma">Jago</a>, nome d’arte di Jacopo Cardillo.
Nel corso del film, l’artista ciociaro, classe ’87, accompagna il pubblico tra le opere esposte a Roma in occasione di Jago. The exhibition, la sua personale allestita a <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/jago-the-exhibition-roma">Palazzo Bonaparte</a> nel 2022. Puntando su immagini in bianco e nero di grande impatto, il documentario lascia che sia lo stesso Jago a presentare le sue sculture, regalando agli spettatori idee e spunti caratterizzati da una tenace sincerità.
Diretto da <a href="https://arte.sky.it/news/2023/intervista-giovanni-troilo-film-borromini">Giovanni Troilo</a> e scritto da Marco Pisoni e Filippo Nicosia, Jago. The Rock Star prende le mosse dalla mostra romana per ripercorre l’intera carriera artistica del giovane scultore. Si sofferma su opere celebri e controverse come la sua personale visione della Pietà o Habemus Hominem, il busto in marmo raffigurante Papa Benedetto XVI dopo le dimissioni pontificie.
Oltre a rendere omaggio alla creatività e al talento dell’artista di Anagni, il documentario segue le tracce del suo iter creativo, dall’idea alla sua realizzazione materiale. Nello tempo stesso invita lo spettatore a interrogarsi sul significato nell’epoca del digitale di un’arte antica come la scultura.

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