AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto

sulla mostra

L'architettura dello studio fondato da Alvar Aalto, che pone l'essere umano al centro della propria visione, diventa protagonista a Roma in occasione della mostra dal titolo AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto. Allestita negli spazi del MAXXI - Museo nazionale delle arti delle XXI secolo e visitabile fino al prossimo 26 maggio, l'esposizione si concentra su una selezione di undici progetti concepiti dagli architetti finlandesi Alvar Aalto, Aino Marsio ed Elissa Mäkiniemi nell'arco di cinque decenni. Una modalità scelta per ripercorrere l'attività dello Studio Aalto nel periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento.


L'ARCHITETTURA DEGLI AALTO IN MOSTRA AL MAXXI DI ROMA


Dalla Casa sperimentale, sull'isola di Muuratsalo in Finlandia, alla Casa del popolo di Jyväskylä, fino al celebre Sanatorio di Paimio, l'itinerario espositivo romano analizza le principali opere del team finlandese, autore di un nuovo e rivoluzionario concetto di architettura fortemente incentrato sull'uomo e sulle sue esigenze. Curato da Space Caviar, il percorso della mostra raccoglie progetti che, caratterizzati da ambienti accoglienti e da particolari linee fluide e ondulate capaci di creare un'ambiente intimo e caldo, spaziano tra i più disparati ambiti di ricerca: dai circoli operai ai municipi, fino ai mobili pensati per la vita quotidiana, alle luci e ai tessuti. Nella Galleria KME dell'istituzione romana sono inoltre presentati progetti come la Villa Mairea a Noormarkku, una delle costruzioni più iconiche del Novecento, la Chiesa e centro parrocchiale di Riola di Vergato, realizzata dallo studio in Italia, e l'Istituto nazionale della previdenza sociale di Helsinki. A impreziosire la rassegna contribuiscono cinque approfondimenti dedicati ai diversi ambiti di ricerca dello studio di Alvar Aalto, che vanno dall'arredo al vetro, fino all'illuminazione, e un progetto fotografico con cui Ramak Fazel analizza gli edifici dello studio finlandese.  In mostra, inoltre, i visitatori tramite visori possono "mettersi alla prova" con il videogioco Hide and Seek in Architecturerealizzato dallo studio Space Caviar, curatore della mostra, propone un’esperienza immersiva unica.


LO STUDIO DI ARCHITETTURA DI ALVAR AALTO


Lo Studio Aalto entra in attività nel 1923 in Finlandia per volontà dell'architetto e designer finlandese Alvar Aalto, considerato insieme a Le Corbusier e Ludwig Mies van der Rohe tra i massimi maestri della progettazione del secolo scorso. Fondamentale nella formazione della filosofia progettuale dello studio è la presenza di Aino Marsio, architetta e prima moglie di Aalto che, insieme al marito, realizza alcuni dei progetti più iconici, tra cui il Sanatorio di Paimio. Altra figura essenziale nell'attività dello studio finlandese è l'architetta Elissa Mäkiniemi, che Aalto sposa a distanza di tre anni dalla morte di Marsio. È da questa seconda collaborazione che prenderanno forma altrettanti progetti significativi dello studio, non solo sul territorio finlandese ma anche in giro per il mondo.

[Immagine in apertura: Alvar Aalto in the Muuratsalo Experimental House. Photo Heikki Havas Photo © Alvar Aalto Foundation]

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