Miró – La gioia del colore

sulla mostra

Punto di riferimento della scena surrealista europea del XX secolo, pittore dell'inconscio e maestro del colore per eccellenza, Joan Miró sbarca a Catania in occasione della terza tappa di una serie di mostre dedicate alla sua ineguagliabile arte. Intitolata Miró – La gioia del colore e aperta dal 20 gennaio al 7 luglio 2024, l'esposizione prende forma nelle sale del Palazzo della Cultura catanese; segue gli appuntanti che hanno avuto luogo a Trieste, dal titolo Omaggio a Miró, e nel capoluogo piemontese, sede di Miró a Torino.


L'ARTE DI JOAN MIRÓ IN MOSTRA A CATANIA

Curato da Achille Bonito Oliva, in collaborazione con Maïthé Vallès - Bled e Vincenzo Sanfo, il percorso espositivo siciliano raduna un centinaio di capolavori concepiti in un arco temporale di sessant'anni, dal 1924 al 1981. Protagonista della rassegna è una preziosa selezione di dipinti, tempere, acquerelli, disegni, sculture e ceramiche che, provenienti da collezioni private italiane e francesi, esplorano l'immaginario onirico e sgargiante dell'artista catalano. Allontanandosi dalla pittura convenzionale, Miró si concentrò sul colore, dando vita a creazioni uniche dalle inconfondibili tonalità accese di giallo, nero, rosso e blu. Ad arricchire l'itinerario della mostra Miró – La gioia del colore è anche una raccolta di libri, documenti e opere grafiche, tra cui spicca una serie di contributi realizzati durante la collaborazione con la famosa rivista Derrière le Miroir. Un'incredibile sezione fotografica e video, infine, approfondisce alcuni aspetti della vita privata e pubblica del maestro surrealista.


IL MAESTRO SURREALISTA JOAN MIRÓ

Nato a Barcellona nel 1893, Joan Miró studia economia per poi trasferirsi a Parigi a seguito di un importante problema di salute. Nella capitale francese, incontra Picasso e comincia a frequentare il circolo Dada di Tristan Tzara dedicandosi alla pittura, alla scultura e alla ceramica. Dopo dodici anni trascorsi nella Ville Lumière, l'artista torna in Spagna, per poi fare ritorno ancora a Parigi dopo la Seconda guerra mondiale. A seguito dell'invasione della capitale francese da parte delle truppe naziste, si trasferì quindi a Palma di Maiorca, dove morì nel 1983 all'età di cento anni. Tratti distintivi della sua produzione artistica restano il colore, in particolare i toni accesi, e la volontà di rileggere la realtà circostante sottraendole tutto ciò che non è essenziale.

[Immagine in apertura: Joan Miró, Le lézard aux plumes d'or 3, 1967. Litografia, 48 x 33,5 cm. Collezione privata]

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