Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi

sulla mostra

Tra i più affermati fotogiornalisti italiani, nonché membro della celebre agenzia fotografica Magnum Photos dal 2005, in trent'anni di carriera Paolo Pellegrin ha raccontato le guerre, gli effetti del cambiamento climatico, le migrazioni, e molti altri temi stringenti della contemporaneità. Fino al 7 gennaio 2024, la mostra Paolo Pellegrin. L’orizzonte degli eventi – organizzata da Marsilio Arte e da Studio Pellegrin in collaborazione con Magnum Photos – raccoglie i ben 300 dei suoi scatti più intensi a Venezia, presso Le Stanze della Fotografia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore.



LA MOSTRA PAOLO PELLEGRIN A VENEZIA



A cura di Denis Curti e Annalisa D’Angelo, il percorso espositivo parte dai lavori realizzati nel 1995 e arriva fino ai giorni nostri, nel 2023. Tra le fotografie in mostra, spiccano un reportage inedito sulla guerra in Ucraina e gli scatti dei conflitti in Iraq e quello israelo-palestinese a Gaza, drammaticamente attuale. E poi, ancora, Pellegrin testimonia i disastri ambientali del nostro tempo, come lo tsunami in Giappone e gli incendi in Australia, e ritrae gli effetti della crisi climatica in Antartide. “Ovunque io sia, mi considero sempre un ospite e, in cambio, sono quasi sempre trattato come un ospite. La macchina fotografica diventa allora un passaporto straordinario”, spiega l'autore.



I REPORTAGE DI PAOLO PELLEGRIN



Nato a Roma nel 1964, Pellegrin ha documentato le più grandi crisi umanitarie contemporanee, viaggiando in Libano, Iran, Afghanistan, Libia, Indonesia, Algeria, Tunisia, Indonesia e non solo. “Il tema dell’incontro con gli altri diventa il tema delle sue immagini. La sua è una fotografia di denuncia e di racconto che spazia all’interno di tematiche riguardanti le condizioni di vita altrui, dalla povertà alla violenza, fino alla fragile maestosità della natura”, racconta Denis Curti. “Per Pellegrin la fotografia è mettere in discussione presunte verità per contribuire alla costruzione di un linguaggio inscatolabile fatto di grammatiche diverse e innovative”, conclude il curatore.


[Immagine in apertura: Stanchezza e lunghe ore di attesa nel caldo cocente provocano il collasso e lo svenimento dei rifugiati sull’isola di Lesbo. Grecia 2015 © Paolo Pellegrin / Magnum Photos]
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