Portato in libreria da Einaudi, "Urbanità. Un viaggio in quattordici città per scoprire l’urbanistica" è il nuovo saggio dell'architetto e ingegnere Carlo Ratti. Analizzando metropoli e centri urbani di dimensione più contenute, da Milano a Pristina, da Melbourne a Barcellona, da Dubai a Shenzhen, il progettista affronta le questioni chiave dell’urbanistica contemporanea.

È stato lo stop imposto dalla pandemia a spingere l’architetto, ingegnere e agit-prop Carlo Ratti a scrivere Urbanità. Un viaggio in quattordici città per scoprire l’urbanistica, agile volume portato recentemente in libreria da Einaudi, nella collana Passaggi. Docente al MIT, dove ha fondato il Senseable City Lab, fondatore dello studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, il progettista ha infatti scelto di fissare in questo nuovo saggio le sue analisi e riflessioni su quattrodici città del mondo. Luoghi che, riuniti, definiscono una geografia non causale: si tratta infatti di metropoli o di centri di dimensioni più contenute in cui Ratti racconta di aver trascorso alcuni mesi della propria vita nei due decenni, pre-pandemia, in cui ha avuto l’occasione di viaggiare frequentemente per ragioni professionali e personali. 14 CITTÀ INTERNAZIONALI RACCONTATE DA CARLO RATTI Con all’attivo, per lo stesso editore, i libri Architettura Open Source. Verso una progettazione aperta (2014) e La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano, scritto con Matthew Claudel (2017), nella nuova opera Ratti accosta quattordici ritratti urbani. Si rivolge a un pubblico non necessariamente composto da addetti del settore per prendere in esame le singole “sfide puntuali affrontate” delle destinazioni selezionate, “ricollegandole alle grandi questioni del dibattito urbanistico contemporaneo”, come lui stesso dichiara. Spostandosi quindi da Milano a Pristina, da Melbourne a Barcellona, da Dubai a Shenzhen, solo per citare alcune delle mete al centro del saggio, si sofferma su temi quali la mobilità alternativa, con l’ascesa dei veicoli a guida autonoma, le soluzioni smart, adottabili anche alla scala del quartiere, la rivoluzione digitale, la riconversione di siti dismessi o di infrastrutture non più utilizzate, citando nella prefazione la High Line newyorkese o Seoullo 7017 Skygarden di Seoul. Nel complesso, il risultato è una raccolta in cui i generi letterari, fra cui la scrittura di viaggio e il racconto autobiografico, si intrecciano e ibridano per esprimere una “certa poliamorosità urbana di chi, dopo un iniziale straniamento, inizia a sentirsi a casa quasi dappertutto”, confessa il progettista. I PROGETTI DI CARLO RATTI IN ITALIA E NEL MONDO Incluso da Wired tra le "50 persone che cambieranno il mondo", Carlo Ratti collabora con numerose testate internazionali, da Architectural Review a Scientific American al Financial Times. Dopo la recente esperienza del Padiglione Italia in occasione di Expo Dubai 2020, progettato con Italo Rota, si sta occupando del masterplan per la candidatura di Roma come sede della prossima esposizione universale. Il piano, anch’esso sviluppato con Rota e con una serie di altri partner, prevede la realizzazione nell’area di Tor Vergata del più grande parco solare al mondo. Fra gli interventi recenti dello studio CRA si segnalano infine il recupero di un complesso storico a ridosso del centro di Modena, destinato a ospitare il polo AGO Modena Fabbriche Culturali e gli spazi già inaugurati della Fondazione Agnelli a Torino e il MEET Digital Cultural Center di Milano. [Immagine in apertura: Barcellona. Foto di Logan Armstrong su Unsplash]
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