Architetture inabitabili

sulla mostra

Esistono architetture straordinarie e suggestive, concepite per non essere abitate o aperte al pubblico. Il fascino delle strutture inabitabili è protagonista a Roma grazie alla nuova esposizione allestita negli spazi della Centrale Montemartini. Aperta dal 24 gennaio al 5 maggio 2024, la mostra Architetture Inabitabili esplora la bellezza e la complessità di alcune opere architettoniche italiane che non sono vivibili. Otto i progetti presi in esame, distribuiti su tutto il territorio nazionale. In mostra spicca una selezione di fotografie e filmati che, provenienti dall'Archivio Luce Cinecittà, e da altre istituzioni come l'Archivio Gio Ponti e la Fondazione Benetton, ritraggono ognuno di questi capolavori.


OTTO ARCHITETTURE INABITABILI IN MOSTRA A ROMA


Curata da Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana, la rassegna riunisce una serie di 150 immagini realizzate da grandi autori italiani come Gianni Berengo Gardin, Guido Guidi, Marzia Migliora e Gianni Leone, e da maestri internazionali del calibro di Steve McCurry, Mark Power e Sekiya Masaaki. Protagoniste della mostra sono alcune delle strutture più celebri concepite in Italia: dal Gazometro di Roma, presenza iconica nei film e nelle serie TV, al complesso del Lingotto di Torino, un tempo sede della fabbrica della Fiat, fino al campanile semisommerso di Curon, situato nel lago di Resia in Trentino-Alto Adige, e al Memoriale Brion di Altivole, progettato da Carlo Scarpa come luogo di sepoltura per la famiglia Brion. Non mancano poi il Cretto di Gibellina, un grande sudario di cemento che ingloba le camere della città di Gibellina, gli Ex Seccatoi d Città di Castello, che nel 1966 ospitarono i libri alluvionati di Firenze, e i Palmenti di Pietragalla, architettura rupestre formata da oltre duecento costruzioni disposte su diversi livelli, utilizzati un tempo come laboratori per la produzione del vino. Ad arricchire il percorso espositivo contribuiscono alcuni scatti appositamente realizzati per la mostra, opera di Francesco Jodice e Silvia Camporesi.


FOTO, VIDEO E TESTI SULLE ARCHITETTURE INABITABILI


 L'itinerario di visita di Architetture Inabitabili include inoltre filmati relativi alle strutture selezionate. Testi inediti, firmati da otto scrittori, confluiscono poi nel catalogo, dando vita a una narrazione personale e intima dei luoghi che suggerisce ulteriori chiavi di lettura di ogni progetto. Si va dal racconto di Filippo Timi, dedicato agli Ex Seccatoi di Città di Castello, a quello di Edoardo Albinati sul Gazometro di Roma, fino al testo sul complesso del Lingotto di Andrea Canobbio. Il risultato è una mostra unica nel suo genere, capace di esplorare la complessità e il fascino delle architetture inabitabili italiane, accompagnando il pubblico a riflettere sulla loro rilevanza simbolica e sulla loro rinnovata vitalità.

[Immagine in apertura: Memoriale Brion © Giudo Guidi - CISA A. Palladio San Vito di Altivole (Treviso), Complesso monumentale Brion, bacino del padiglioncino, 2004]

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